Madonna del Sasso, la chiesa a strapiombo sul lago
In tutta l’area dei laghi prealpini italiani è difficile trovare un’altra chiesa posta in una posizione così spettacolare come Madonna del Sasso.
Il Santuario si trova infatti in cima ad un grandioso salto di roccia alto quasi 400 metri dominante l’intero bacino del lago d’Orta. Dal piazzale del Santuario, guardando verso nord nelle giornate più limpide, si può ammirare la catena delle Alpi della Val d’Ossola sino alla Svizzera, mentre verso sud lo sguardo può spaziare persino fino a Milano e all’Appennino Ligure, le montagne che separano il Piemonte dal Mar Ligure.
Una visione indimenticabile per uno dei più bei belvedere d’Italia, non a caso definito il balcone del lago d’Orta.
Sposarsi nella chiesa di Madonna del Sasso significa donare al vostro matrimonio un tocco di magia in più da condividere insieme ai vostri ospiti che sicuramente rimarranno affascinati dallo spettacolo di bellezza prorompente che offre questo luogo.
Ma l’intera zona attorno a Madonna del Sasso vale una visita, con antichi villaggi rimasti intatti nei secoli, come Artò, Centanara, Piana dei Monti e soprattutto Boleto, vero gioiello medioevale ancora poco frequentato dal turismo di massa.
La storia di Madonna del Sasso prende spunto da una vicenda accaduta intorno all’anno 1500 ed ha come protagonista una bella taverniera di Pella aveva sposato un rude soldato di nome Aycardo.
Di ritorno da una missione militare, da una diceria maligna sentì dire che la moglie lo avrebbe tradito con un soldato di stirpe inglese. Aycardo perse la testa: si caricò la donna sulle spalle, la portò sullo scoglio del Sasso e la buttò giù. La poveretta era riuscita ad aggrapparsi ad un cespuglio, ma quando vide il marito affacciarsi al dirupo (questa volta con l’intenzione di salvarla) si lasciò cadere nel vuoto. Sul luogo del misfatto la gente pietosa avrebbe innalzato una croce di legno, poi una cappella, ed infine l’attuale Santuario.
Fin qui la leggenda: la storia scritta invece ricorda di un calzolaio di Boleto, emigrante, che, arricchitosi, finanziò la costruzione della chiesa, del campanile e della casa eremitale. Era l’anno di grazia 1730.
Il Santuario venne edificato proprio sull’estremità della roccia, su un imponente sperone di granito bianco. In seguito, nell’Ottocento, sotto alla chiesa venne aperta una cava per lo sfruttamento del granito che rimase in attività per oltre un secolo, finché, a furor di popolo, fu fatta chiudere definitivamente. Il timore della gente, comprovato da dati tecnici, era che la continua estrazione della roccia avrebbe portato al suo cedimento, con la conseguente distruzione della chiesa. A ricordo di quell’epopea rimane oggi il “Museo dello Scalpellino” di Boleto che racconta e ricostruisce il durissimo lavoro degli scalpellini del lago d’Orta, riconosciuti in tutto il mondo come dei maestri nella lavorazione della pietra.
Il Santuario della Madonna del Sasso, in stile barocco a navata unica, è stato di recente completamente restaurato: l’interno conserva un maestoso ciclo pittorico di Lorenzo Peracino (1771), alcuni preziosi arredi in legno, balaustre in marmo pregiato e, sull’altare, una suggestiva tavola di Fermo Stella da Caravaggio datata 1541.
Nel complesso la chiesa di Madonna del Sasso è un monumento di un’armonia straordinaria perché progettato, realizzato e conservato senza aggiunte di sorta.
La foto sotto mostra una panoramica dell’interno della chiesa, in questa occasione abbellita dagli addobbi floreali di Monika Andenmatten, la floral designer di La Piccola Selva.
Il Santuario di Madonna del Sasso non è solo la destinazione di molti sposi che la scelgono per celebrare la cerimonia religiosa: essendo facilmente raggiungibile da Orta San Giulio, capita spesso che gli sposi la raggiungano dopo aver celebrato le nozze civili a Villa Bossi.
La bellezza del luogo, il contrasto tra cielo e lago, monti e pianura, insieme al panorama mozzafiato, fanno di Madonna del Sasso un destinazione senza uguali per delle fantastiche fotografie di matrimonio.